Il mio gatto non
viene allo stadio, non fa la fila al supermercato e
non segue
l'oscillare di sederi pieni e rotondi.
Il mio gatto non fa manovra,
non risponde al telefono e non maledice il citofono.
Il mio gatto non
perde le ore in stupide giustificazioni, inutili recriminazioni
e non
ha a che fare con critici letterari,
benzinai, promotori finanziari,
vigili urbani, psichiatre e condomini.
Il mio gatto non conosce le
leggi, le mie ex, la mia calligrafia, le simulazioni di Inzaghi, il
sarto sotto casa e il falsetto di Prince.
Il mio gatto sta bene così.