DAFNE



Dice che gli psicofarmaci mi hanno cambiato la camminata.
Dice che se ci bevo su mi muovo come uno scimpanzé.
Dice tutto questo come se ci fosse qualcosa da ridere.
Dafne usa uno smalto viola e fa stretching ai polpacci quando le gira storto.
Dafne colleziona scatoline di cerini e credo che ultimamente la stia dando un po' a tutti.
Stavo pensando che dove trovi una donna trovi casini ma poi mi sono ricordato di quando stavo solo e tutto era così noioso che la mia vita era il sosia di un narcolettico.
Le mattine sembravano pomeriggi e i pomeriggi non finivano mai.
Se pensi a tutto il tempo che sei riuscito a perdere, quello che ti resta è tutto di guadagnato.
Dafne alita sullo specchio e con l'indice disegna una faccina triste.
Cerco di sintonizzare i miei pensieri al ritmo delle gocce del rubinetto che perde in cucina.
Quello che da sempre mi manca è riuscire a dare una priorità alle emozioni.
E se a emozione segue pensiero come potrò mai essere felice senza farci troppo caso?
Dafne dice il segreto è lasciarsi andare e respirare molto lentamente. Mooooolto lentamente.
Dice fai come me. Dice un altro segreto è condividere i segreti.
Dafne sorride, si sdraia sul letto e socchiude gli occhi.
E' un momento difficile ma ce ne sono stati di peggiori.
Aver paura di stare bene è un po' come allenarsi a schivare un treno all'ultimo istante.
Il giorno in cui ti lascerai travolgere sarà il giorno giusto.
Guardo il quadro sulla parete e provo a immaginarmelo in bianco e nero. Non ci riesco.
Dafne mi chiede ehi, sei ancora lì?
Io rispondo sì ma non ne sono troppo convinto.






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